X legislatura – Tornata del 19 giugno 1867
. — Istanza d'ordine del presidente e del deputato Massari G. — Interruzioni e sospensione. — Elenco dei documenti chiesti dal deputato Bixio relativamente
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parroci, i quali tuttora ritengono gli antichi libri dello stato civile, erano legalizzate dal sindaco del rispettivo comune. I certificati in tal modo
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dal vescovo. II vescovo esige un diritto, che in alcune diocesi, come in quella d'Acqui, è di 80 centesimi; ma qui essendo tenue la tassa della curia
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riconoscono la firma, o che sieno legalizzate dal sindaco del comune ove risiede il parroco che rilasciò la fede.
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, di caso in caso, dal Ministero.
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Panattoni. Ho poco da aggiungere alla domanda che la Presidenza ha reso nota alla Camera; essa sorge dal tenore della relazione della Commissione.
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«A tenore di quanto ha accennato la Commissione a pagina 22 della relazione si fa domanda al guardasigilli che rimetta in corso, dal momento in cui
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legalizzate dal vescovo. Stando così le cose mi dichiaro soddisfatto.
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date dal Ministero, gli ufficiali dello stato civile abbiano e diritto ed obbligo di tenere per buone e valide le legalizzazioni che rispetto agli
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La Commissione del bilancio opportunamente credette che dovesse cessare questa distribuzione gratuita, e fu soppressa la corrispondente spesa dal
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fondi; la Commissione crede che questo ristabilimento della somma non si debba fare, perchè dal bilancio non fu tolta.
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avveniva per disposizione della Camera. Ora, la Camera non ha mai soppressa dal bilancio del Ministero di grazia e giustizia alcuna somma per la
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arretrati. Essa è concepita in questi termini: «Si rimetta in corso, dal momento in cui fu interrotta, la distribuzione delle leggi ai deputati.»
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A questa clausola dal momento in cui fu interrotta la Camera non ommetterà di fare speciale attenzione: imperocchè, a quanto mi fu riferito, degli
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risulta appunto da quella nota che è stata accennata dall'onorevole relatore. La Presidenza adunque dal canto suo ha, come era suo dovere, in ossequio
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conto dal guardasigilli; il quale, ove il voto fosse conforme alla proposta dell'onorevole Panattoni, e la somma inscritta nel bilancio tornasse nel
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la distribuzione della collezione delle leggi; seconda, rifare quello che non è stato distribuito, vale a dire, fare la distribuzione dal momento in
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, ma eziandio quelle del tempo arretrato, dal giorno in cui la distribuzione venne interrotta.
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Essa dice: fate la distribuzione; io invece direi: si faccia un'altra economia, cioè si sopprima dal bilancio una somma di 6000 e più lire all'anno
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Per il sistema già ricevuto, era inteso che non si discutessero le domande di questa specie, e che quindi non si votasse sulle medesime. Ma dal
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«La Camera invita il Ministero a mettere in corso, dal momento che fu interrotta, la distribuzione delle leggi ai deputati.»
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Nell'anno venturo, dietro la decisione che la Camera emetterà in comitato segreto, si potrà dal ministro di grazia e giustizia, o proporre la stessa
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In tal modo scompariranno legalmente dal bilancio i maggiori assegni.»
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riordinamento dell'amministrazione della giustizia onde poter conoscere se detto progetto si estenda anche alla suprema magistratura. Dal momento che il
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Quanto poi all'avvenire, assicuro l'onorevole De Filippo e la Camera che il mio bilancio del 1868, già spedito al ministro delle finanze sin dal 27
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Leggerò dunque il rapporto che io ho avuto dal colonnello comandante dell'arma dei carabinieri. Se la Camera lo stima, darò anche lettura della
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altra cosa, vale a dire questi fatti d'ignobile intollerantismo religioso sono il corollario delle disposizioni prese dal barone Ricasoli.
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Ho accennato i fatti di Trani, e desidero sentire dal presidente del Consiglio dei ministri l'intiera verità sui medesimi, e bramo sapere da lui a
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Le bestemmie e le imprecazioni pronunciate dal De Feo furono nella chiesa sentite da alcuni fedeli credenti ed al vescovo devoti, che ne menarono
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istruttore, veniva dai carabinieri condotto dal corpo di guardia nazionale nel suo ufficio per essere interpellato, gridando: date al protestante
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per avventura più non ve n'abbia bisogno, soggiungo che un diligentissimo rapporto, fattomi il 12 giugno dal procuratore generale della Corte
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nell'esaminarla, perchè le idee che avevano retta la politica rappresentata dal barone Ricasoli, prima che fosse ministro l'onorevole Chiaves, erano
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Finchè voi non potrete arrivare a questo punto, avrete degli uomini i quali vogliono essere confessati, e quando poi non sono reputati degni dal
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tanto in tanto sorgano dal Vaticano quelle implacabili proteste che provano quanto siano assurdi questi desiderii di conciliazione.
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un'indiretta accusa a coloro che non possono accettare tutte le teorie che si sono sostenute dal capo dell'amministrazione passata. Rispetto le
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8° Decisioni del Governo in seguito alle irregolarità segnalate dalle autorità governative od a quelle osservate direttamente dal ministro.
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Il presidente doveva darmi la parola. Non vi è libertà di discussione. Così procedendo, la Camera sarà chiamata dal popolo una Assemblea di faziosi.
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Evidentemente questa discussione, dal momento che è messo da parte il fatto speciale, non ha più oggetto, non è più che una questione accademica. Ora
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risultante dalla qui unita tabella, che sarà vidimata d'ordine nostro dal ministro dell'interno.
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Se la Camera non esprime il desiderio che io debba dar lettura della petizione mi dispenso dal farlo.
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Considerando che la facoltà usata dal Governo di fare il riparto dei consiglieri provinciali non deriva dall'articolo 2 della legge 20 marzo 1865
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Accademia della crusca
